Le fonti di finanziamento per la formazione professionale continua

In un mondo in costante evoluzione tecnologica, la formazione professionale continua rappresenta l’unica soluzione per restare competitivi.

Questa rivoluzione riguarda tutti, dalle piccole e medie imprese alla pubblica amministrazione. I cambiamenti del mercato sono diventati più repentini rispetto al passato e nessuno può più permettersi di rimanere indietro.

La formazione professionale continua assicura migliore produttività, una qualità del lavoro superiore e anche un più dinamico ambiente di lavoro. I dipendenti sono maggiormente motivati e sviluppano un legame più solido e riconoscente con l’azienda che punta sulla sua crescita.

Perché tutto ciò sia possibile è necessario studiare quali siano le necessità formative e come accedere ai fondi di finanziamento. Le aziende non sono sole, infatti, nell’affrontare le sfide del presente e del prossimo futuro. Sono varie le risorse a cui è possibile attingere per soddisfare le esigenze formative del proprio personale. Scopriamo in questo articolo come pianificare e realizzare la formazione professionale continua aziendale.

 Che cos’è la formazione professionale continua

Il life long learning, come lo intendiamo oggi, nasce nel 1972 quando l’UNESCO parla di educazione permanente nel rapporto Faure. Il “Learning to Be” intende l’istruzione come un percorso lungo tutto l’arco della vita, in posti e modi differenti.

Tornerà a parlarne nel 2000 la Comunità europea con la Conferenza di Lisbona. L’apprendimento continuo ha lo scopo di rispondere ai bisogni dei cittadini durante la loro vita, per promuovere occupazione e inclusione.

Arriviamo alla definizione di lifelong learning nel 2001, intendendo con questa espressione tutte le attività che in ogni momento possono migliorare conoscenza, capacità e competenza dell’individuo, sia in campo personale che professionale. Se in passato la formazione era relegata agli aspetti puramente tecnici, oggi la formazione professionale continua è diventata necessità imprescindibile.

Formazione professionale continua come strategia

La formazione professionale continua assicura un aggiornamento costante delle competenze, come richiesto dal mercato del lavoro contemporaneo. Ai rapidi cambiamenti tecnologici si accompagnano, infatti, nuove norme e nuovi procedimenti che richiedono spesso anche nuove competenze trasversali.

Secondo il rapporto Unioncamere e ANPAL, più del 40% delle aziende italiane ha difficoltà nel recruiting. Per ben il 30% la preparazione delle risorse è inadeguata rispetto ai profili ricercati. La maggior parte delle PMI considera, quindi, la formazione professionale interna fondamentale per risolvere questa difficoltà.

Il cambio di mentalità da parte delle imprese ha permesso che l’apprendimento continuo non venisse più percepito come un costo. Investire sui dipendenti e sulle proprie competenze è oggi la strategia migliore per abbattere la concorrenza e assicurare un prodotto/servizio di qualità.

I vantaggi della formazione professionale continua

Abbiamo già accennato a quali siano i benefici della formazione continua, di cui il primo è sicuramente quello di potenziare la competitività aziendale.

Avere un personale competente ed aggiornato ha come conseguenza un miglioramento della produttività. Collaboratori più efficienti assicurano prestazioni superiori: servizi più accurati, prodotti migliori e, quindi, maggiore fidelizzazione del cliente.

La formazione continua del personale, inoltre, stimola il pensiero creativo e il problem solving, inducendo i collaboratori a individuare nuove soluzioni. Si svilupperanno così nuove procedure più snelle ed efficienti che comporteranno anche una riduzione dei tempi di lavoro. Non solo, il team di collaboratori sarà più proattivo ed in grado di rispondere in maniera efficace ai cambiamenti.

Abbiamo anche citato il rafforzamento del rapporto tra dipendente ed azienda: il personale è più fidelizzato e il rischio turn over si riduce notevolmente. Il collaboratore si sente valorizzato nella propria azienda e apprezza le opportunità di crescita professionale offerte.

Di conseguenza, la formazione professionale continua migliora l’ambiente di lavoro e le relazioni tra colleghi, creando un ambiente meno conflittuale. Insomma, si tratta di un investimento che vale sicuramente la pena fare!

Strategie per una formazione continua efficace

Vediamo ora come organizzare al meglio la formazione professionale continua in azienda passo dopo passo:

  1. Analisi dei bisogni formativi: periodicamente in azienda è necessario valutare le competenze dei collaboratori. In questo modo si potranno individuare eventuali gap e capire quali skills vanno potenziate;
  2. Pianificazione strategica degli obiettivi formativi che dovranno necessariamente essere allineati alle strategie aziendali;
  3. Definizione del budget destinato alla formazione;
  4. Realizzazione di un piano formativo annuale o pluriennale;
  5. Individuazione di un sistema di misurazione e valutazione dei risultati.

Ma come finanziare la formazione professionale continua? Scopriamo alcune delle risorse disponibili per l’implementazione dei piani formativi aziendali.

Fondi di finanziamento formazione professionale continua

La buona notizia è che sono diverse le opportunità economiche che le imprese italiane hanno per finanziare le attività formative:

  1. fondi interprofessionali;
  2. Credito d’imposta 4.0;
  3. Bandi regionali e FSE;
  4. PNRR;
  5. Voucher formativi;
  6. Deducibilità fiscale;
  7. Accordi e partnership.

Quando parliamo di fondi di finanziamento interprofessionali ci riferiamo a risorse gestite dalle parti sociali per finanziare la formazione dei dipendenti. Per accedere ai fondi è necessario presentare piani formativi aziendali o individuali che dovranno essere approvati. Una volta ottenuta l’approvazione sarà possibile finanziare con il fondo i costi di docenza, materiali e ore di formazione.

Il credito d’imposta formazione 4.0 è un incentivo fiscale per la formazione mirata alle tecnologie dell’Industria 4.0. Esso prevede un credito fino al 50% sulle imposte delle spese ammissibili ed è cumulabile con altre agevolazioni.

Passiamo ora ai bandi regionali e FSE, ovvero a quei finanziamenti a fondo perduto erogati dalle Regioni. Queste risorse spesso hanno origine da fondi europei e sono incentrati su particolari tematiche come la digitalizzazione o l’internazionalizzazione. Con questi finanziamenti l’azienda può coprire le spese di formazione o di consulenza.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è un altro dei fondi di finanziamento per la formazione continua da non trascurare. Il PNRR prevede risorse dedicate alla formazione e alla riqualificazione professionale, alle soft skills e alle competenze digitali e green.

Per i percorsi di formazione individuale i voucher rappresentano un ottimo vantaggio. Questi contributi individuali sono erogati da Regioni o enti bilaterali e sono pensati per percorsi di specializzazione o master.

Laddove non sia possibile attingere alle risorse sopraelencate va ricordato che gli eventi formativi sono deducibili fiscalmente. Si potranno portare in detrazione i costi di iscrizione, le spese per trasferte e soggiorni.

Infine, accordi e partnership con enti formativi, associazioni ed Università sono ottime opportunità per finanziare la propria formazione aziendale. Queste convenzioni offrono la possibilità di avere formazione a tariffe agevolate.

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