Cos’è un academy aziendale? Nate già nel secolo scorso, queste accademie sorgono all’interno dei luoghi di lavoro per la formazione delle proprie risorse.
In Italia il primo caso di academy aziendale fu quello di ENI con l’obiettivo di attrarre nuovi talenti. Con il tempo, anche altre aziende hanno scelto di creare un proprio spazio formativo o di collaborare con le Università. Ma come nascono le academy aziendali e quali sono i vantaggi di dotarsi di propri percorsi di formazione? Scopriamolo in questo articolo dove parleremo nel dettaglio di questi luoghi di crescita professionale.
Storia delle academy aziendali
La prima academy aziendale nasce nel 1927 in America da un colosso come General Motors. Sarà poi la General Electric negli anni ‘50 a creare un vero e proprio dipartimento di “Corporate University”. La mission era quella di erogare corsi di aggiornamento per i dipendenti.
Da allora ad oggi sempre più multinazionali hanno scelto di investire in formazione ma il vero balzo arriva con il nuovo Millennio. Le tecnologie digitali abbattono le distanze fisiche e cambiano il concetto stesso di apprendimento. La condivisione della conoscenza è la base sulla quale sorgono le nuove academy aziendali. Non più focalizzate sulla formazione tecnica o manageriale bensì sullo scambio perenne di know how. Nascono così training center abbinati a piattaforme che utilizzano tra i loro strumenti:
- video,
- webinar
- pillole di conoscenza (microlearning).
Non esiste attualmente un modello unico di academy aziendale ma ormai tutte prevedono una parte di e-learning. L’aggiornamento e la formazione diventano così più agili, sempre disponibili e condivisibili. I percorsi formativi non sono destinati solo ai dipendenti ma soprattutto alle nuove risorse da inserire in organico.
Academy aziendali struttura
L’academy aziendale colma il vuoto lasciato da una formazione professionale esterna non in linea con i bisogni dell’azienda. Non sono rari i casi in cui grandi e piccole realtà si scontrano con risorse inadeguate al ruolo da ricoprire. Ecco perché dotarsi di una Corporate Academy significa creare una nuova unità di business, in grado di produrre valore.
Come ogni unità aziendale, anche questi percorsi formativi devono avere un proprio organigramma, un sistema di governance e una mission/vision. Altresì bisognerà individuare obiettivi definiti che siano in linea con quelli dell’organizzazione.
L’academy aziendale non deve, quindi, essere considerata un costo ma un investimento, uno spazio di crescita professionale continua. Qui dipendenti e nuove risorse sono soggetti attivi dello sviluppo aziendale e contribuiscono alla sua mission. Perché possa raggiungere i propri obiettivi è fondamentale che l’azienda metta in connessione il proprio spazio di formazione con l’esterno. Istituzioni come le università, le scuole e i centri di ricerca devono collaborare con le academy aziendali per procacciare talenti. Le realtà più lungimiranti cooperano con le istituzioni attraverso progetti come l’alternanza scuola/lavoro, master dedicati o apprendistati. Non solo per fare recruiting ma anche per diffondere la cultura e i valori aziendali all’esterno.
Perché dotarsi di una academy aziendale
Uno dei vantaggi di dotare la propria azienda di uno spazio formativo è quello di poter gestire la formazione continua del personale. Tuttavia, l’academy aziendale nasce soprattutto per far fronte alla carenza di nuovi talenti.
I corsi saranno allineati ai bisogni e alla cultura aziendale e formeranno il personale sulle proprie necessità, produttive e organizzative. In accademia sarà inoltre possibile comprendere le potenzialità e le capacità dei corsisti ed avere un’idea più precisa di come collocarli internamente.
I percorsi formativi aziendali contribuiscono, poi, a fare team building e a stabilire un rapporto di lealtà con l’azienda. Il dipendente cresce all’interno dell’organizzazione di cui si sente parte integrante ed è spronato a fare meglio e di più. Le conseguenze positive si ripercuotono sia sulla produttività che sulla soddisfazione del collaboratore. Ciò permetterà all’azienda di affrontare in maniera più proattiva eventuali processi di change management.
I numeri delle academy aziendali in Italia
Le corporate academy sono nel nostro paese più di 100 ed erogano, in media, circa 160 ore di istruzione pro capite. Il budget investito è compreso tra 1 e 5 milioni di euro, una cifra che dimostra quanto le aziende stiano investendo in formazione.
Tra le academy aziendali più note in Italia possiamo annoverare la Illy’s University of Coffee. Un centro di eccellenza nato per promuovere la cultura del caffè di qualità attraverso formazione, ricerca e innovazione.
Ferrero ha dato vita addirittura ad una rete di accademie, le Know-How Academies con programmi diversificati in base a:
- livello di esperienza,
- ambito lavorativo.
Si va dalla Ferrero Finance Academy alla Ferrero Supply Chain Academy, alla formazione nei settori del marketing e del packaging.
La creazione di una accademia aziendale è sicuramente un processo articolato che richiede pianificazione strategica. Per quanto impegnativo, questo investimento permette di acquisire competenze tali da rendere l’azienda più competitiva, digitale e dinamica.
L’importanza che oggi hanno le academy per la crescita professionale è evidente anche dalle azioni a supporto della loro creazione. Sono infatti attivi bandi per finanziare questi spazi, anche in imprese di piccole dimensioni. Vediamo quali sono le opportunità da prendere al volo.
Contributo a fondo perduto academy aziendali
Fino a marzo 2025 è possibile creare la propria academy aziendale attingendo a contributi a fondo perduto. Parliamo dell’avviso dell’Epar, l’ente bilaterale per la contrattazione collettiva CIFA e CONFSAL per realizzare o implementare academy aziendali nelle Pmi.
Se fino ad oggi, per ragioni economiche e di cultura aziendale, sono state solo le grandi società a creare corporate academy, oggi questo avviso offre questa possibilità anche alle piccole e medie imprese.
Potranno accedervi tutte le aziende con almeno 40 dipendenti, compresi lavoratori a tempo determinato, apprendisti, lavoratori CIG, stagionali e tirocinanti.
Il contributo è pari al 70% delle risorse maturate con l’adesione all’ente bilaterale e copre i costi sia della formazione in aula che in modalità Fad. Ciò significa che è possibile vedere finanziata anche la creazione di una piattaforma di formazione dedicata.
Le domande di contributo “academy aziendale” potranno essere presentate entro il 2 marzo del 2025.