La formazione aziendale finanziata è un incredibile strumento di sviluppo per la propria impresa. Grazie al sostegno del ministero del lavoro, infatti, ogni azienda può affrontare i costi della formazione continua dei dipendenti.
La formazione finanziata non richiede alcuna spesa per le imprese che ne fanno richiesta poiché possono attingere ad un fondo.
Parliamo del fondo paritetico interprofessionale, ovvero di fondi per formazione finanziata, in cui vengono versati i contributi INPS aziendali. Ma come funziona esattamente questo meccanismo e come si può accedere a questo sostegno? Vediamo passo dopo passo come richiedere la formazione finanziata.
Formazione finanziata cos’è
La formazione finanziata è la formazione ottenuta con l’impiego di risorse che l’azienda versa al Fondo Interprofessionale a cui aderisce.
Come sappiamo, oggi si parla di formazione continua del personale come uno degli aspetti più importanti per la competitività sul mercato. Saper gestire i cambiamenti e le innovazioni è fondamentale per restare al passo coi tempi e garantirsi una crescita costante.
Ma come far fronte ai costi delle attività di formazione aziendale? La soluzione sta nelle risorse che le aziende versano all’INPS periodicamente. Il fondo prescelto riceve lo 0,30% della retribuzione lorda dei dipendenti per promuovere la loro crescita professionale.
Ma quali sono i fondi per formazione finanziata? Le aziende possono attingere ai Fondi interprofessionali e bilaterali per la formazione continua della rete nazionale servizi per il lavoro. Ne esiste anche uno destinato alle nuove competenze a cui le imprese possono accedere. Il Fnc è mirato a sostenere le realtà imprenditoriali che devono adeguarsi alle transizioni ecologica e digitale attraverso nuovi modelli. Ideale per progetti di investimento strategico o di transizione industriale, il Fondo nuove competenze finanzia le new skills dei lavoratori.
Fondi per la formazione finanziata interprofessionali
I fondi paritetici interprofessionali nazionali per la formazione continua sono disciplinati dall’art. 118 della legge 388/2000 e smi. Si tratta di organismi istituiti per finanziare gli interventi di formazione continua su cui vigila l’Anpal (Agenzia Nazionale Politica Attive Lavoro).
Questi sono finanziati da una percentuale dello 0,30% sul contributo integrativo per l’assicurazione obbligatoria contro la disoccupazione involontaria. Si tratta di un versamento che il datore di lavoro fa all’INPS secondo quanto stabilito dall’art. 25 della Legge n. 845/1978.
Le aziende aderiscono volontariamente al Fondo, tramite il flusso UniEmes ovvero la comunicazione obbligatoria dei dati retributivi e contribuitivi all’INPS. Possono aderire anche ad un secondo fondo quello per la formazione dirigenziale.
Aderire ad un fondo è sempre revocabile così come è possibile cambiare fondo, salvo alcune limitazioni individuate dall’ente previdenziale.
I fondi interprofessionali operativi sono:
- Fapi – Fondo formazione piccole medie imprese
- Fba – Fondo Banche Assicurazioni
- FonARCom
- Coop
- FondArtigianato
- E.R. – Fondo Enti Religiosi
- Fondimpresa
- Fondir
- Fondirigenti
- FondItalia – Fondo Formazione Italia
- Fondo conoscenza
- Fondo Dirigenti PMI (in liquidazione)
- Fondolavoro
- Fondoprofessioni
- Fonservizi – Fondo formazione servizi pubblici industriali
- Fonter
- agri
- FormAzienda
- Te.
I fondi interprofessionali non operativi sono:
- In.Coop,
- FondAgri,
Fondi bilaterali
I fondi bilaterali sono disciplinati dall’art. 12 del d.lgs. n. 276/2003 per finanziare la formazione dei lavoratori in somministrazione. L’organismo istituito si chiama Forma.Temp e i destinatari del fondo sono sia i lavoratori somministrati a tempo determinato che indeterminato, sia quelli candidati ad essere inviati in missione.
I soggetti autorizzati alla somministrazione versano a Forma.Temp un contributo pari al 4% delle retribuzioni lorde dei lavoratori. La formazione viene gestita dalle agenzie per il lavoro con percorsi di qualificazione e riqualificazione professionale.
Come accedere alla formazione finanziata
Il processo di accesso alla formazione finanziata comincia con lo studio delle esigenze di formazione. La necessità di migliorare le competenze dei dipendenti può derivare da cambiamenti tecnologici, normativi o produttivi.
Una volta individuata la necessità si ricerca l’opportunità di finanziamento più idonea che può variare in base al settore dell’azienda. Ogni programma ha poi i propri requisiti e criteri di ammissibilità che potranno orientare nella scelta.
Successivamente si deve procedere alla presentazione della domanda che include:
- le informazioni aziendali,
- il numero di dipendenti interessati all’attività di formazione,
- le competenze che si intendono sviluppare,
- il piano di formazione descritto nel dettaglio.
L’ente responsabile del programma valuta la domanda e approva il finanziamento. Quando l’azienda vedrà notificata l’approvazione potrà procedere alla selezione dei fornitori e alla pianificazione della formazione finanziata.
Monitoraggio e rendicontazione della formazione finanziata
Sia in itinere che al termine della formazione, l’azienda dovrà monitorare il progresso e i risultati dei dipendenti. Il programma potrebbe infatti richiedere di presentare report e documenti di rendicontazione da inoltrare all’ente finanziatore.
Particolarmente importante è il report finale che deve offrire una panoramica completa del corso con tutti i dettagli su svolgimento e risultati raggiunti. È necessario descrivere dettagliatamente le attività svolte sottolineando come abbiano contribuito a raggiungere gli obiettivi formativi.
Infine, l’analisi dei risultati mostra l’effettivo impatto sui partecipanti del corso e deve perciò includere sia i risultati delle valutazioni che eventuali feedback.
La rendicontazione si conclude con l’invio di tutta la documentazione al fondo, rispettando tutte le scadenze e assicurandosi che la documentazione sia completa. Potranno essere richiesti:
- i registri presenza,
- i report di accessi alle aule,
- le valutazioni e i relativi risultati,
- i report periodici e quello finale,
- Un documento di conformità alle normative.
Avere una documentazione conforme alle normative è fondamentale per non avere problemi con l’approvazione della rendicontazione. La gestione di questa fase deve essere perciò particolarmente attenta e precisa. Stilare una documentazione accurata è essenziale per garantire il successo del progetto formativo.
Formazione finanziata a chi rivolgersi
Gli enti di formazione riconosciuti come FMTS Formazione possono occuparsi di tutte le fasi che sono molteplici e complesse:
- progettazione e della presentazione della proposta formativa
- organizzazione della formazione
- rendicontazione dei piani formativi