Per leadership intendiamo un insieme di comportamenti che il leader deve applicare per motivare i suoi dipendenti. Ma quanti stili di leadership esistono? Come bisogna applicarli in azienda?
Modelli di leadership
Tanti sono stati gli studiosi che si sono occupati dello studio dei vari modelli di leadership così da avere un modello per ogni esigenza.
Leadership situazionale
Quando parliamo di leadership situazionale non possiamo non parlare del modello studiato da K. Blanchard e P. Hersey. La leadership situazionale è uno schema che adotta modelli di leadership diversi in base alla situazione da affrontare.
Ogni leader dovrà usare un approccio diverso in base non solo alla situazione che si presenta, ma anche in base alle diverse circostanze. Compito del leader è quello di sostenere, delegare, addestrare e dirigere i suoi collaboratori.
A loro volta i collaboratori hanno il compito di:
- Delegare
- Vendere
- Prescrivere
- Coinvolgere
La leadership situazionale si muove in 6 fasi:
- descrive ad ogni collaboratore le proprie mansioni,
- valuta le capacità di ogni collaboratore in base alle mansioni affidatogli,
- sceglie il modello di leadership più adatto alla propria azienda,
- si confronta con i propri collaboratori,
- elabora un programma condiviso e fatto in collaborazione con i propri collaboratori,
- segue tutti i processi, aiutando ed affiancando il proprio team.
Leadership e intelligenza emotiva
Goleman è uno studioso statunitense che ha individuato un modello di leadership che si basa sull’intelligenza emotiva. Lo studioso trova un punto d’incontro fra l’intelligenza emotiva sul piano del comportamento, le prestazioni lavorative e la leadership organizzativa.
Goleman sviluppa un modello di leadership mirato alla distinzione tra leader e top leader.
Ha diviso il suo modello in 4 macroaree, a loro volta suddivise in 2/3 microaree. Le 4 macroaree identificate da Goleman sono:
- conoscere se stessi;
- conoscere il proprio team;
- gestire relazioni ed emozioni proprie e del team;
- creare e mantenere relazioni sociali.
Secondo Goleman l’intelligenza emotiva oltre ad essere sviluppata attraverso un’esperienza quotidiana, è sviluppata anche attraverso dei corsi mirati allo sviluppo della personalità.
Gli studi di Goleman non si fermano solo all’individuare l’intelligenza emotiva come modello di leadership. Egli studia e definisce 6 modelli di leadership differenti:
- uno stile visionario/autorevole;
- lo stile leader-coach;
- stile federatore;
- uno stile democratico;
- lo stile incalzante;
- stile coercitivo/autoritario.
Secondo Goleman colui che può essere definito un top leader è colui che riesce a fare propri almeno 4 di questi stili ed è capace di utilizzarli in base alle necessità.
Leadership comportamentale
Sul finire degli anni ’30 lo studioso K. Lewin studiò i cambiamenti delle abitudini radicate nelle persone. Basò le sue teorie su una leadership comportamentale basate sul presupposto che leader si diventa, non si nasce.
Lewin basò i suoi studi non solo sul modello di leadership, ma anche sulle varie tipologie di leader, suddivisi in base ai comportamenti. Analizziamo i vari stili di leadership:
- Autocratico: il leader che abbraccia questo stile prende decisioni in autonomia; organizza il lavoro senza consultare il proprio team; ignora i pareri del team seguendo la propria volontà e il proprio istinto;
- Laissez-faire: in questo stile il leader si pone in secondo piano lasciando piena libertà ed autonomia il proprio team eclissando, in alcuni casi, il proprio ruolo;
- Democratico: il leader che adotta uno stile democratico coinvolge il team nelle decisioni creando una comunicazione; conosce punti deboli e di forza di ogni componente; si confronta sulle decisione con il team riservandosi, però, il diritto di avere l’ultima parola.
Dagli studi di Lewin si evince che lo stile democratico è quello più efficace.
I 4 stili di leadership di Likert
Rensis Likert attraverso i suoi studi analizza il rapporto che vi è fra rendimento e stile di leadership. Likert ritiene che adottare uno stile di leadership diverso in base al lavoro che si svolge sia più produttivo.
Un leader di un team che compie un lavoro semplice e ripetitivo deve adottar un modello di leadership autoritario; al contrario se si è un leader di un gruppo che svolge un lavoro creativo e dinamico deve prediligere uno stile partecipativo.
Rensis Likert individua 4 stili di leadership che un leader può adottare:
- autoritario-coercitivo dove il leader adotta un comportamento autoritario-coercitivo, decidendo in maniera autonoma;
- autoritario-benevolo il leader adotta uno stile autoritario-benevolo che prevede la scelta autonoma delle decisioni lavorative delegando i suoi collaboratori per la realizzazione;
- consultativo dove il leader prende le decisioni più importanti, ma stimola il gruppo a proporre soluzioni possibili ai problemi;
- partecipativo, fortemente democratico, dove il leader ha il ruolo di supervisore.